Titolo: Warrior
Autore: Antonio Lanzetta
Editore: La
Corte Editore
Collana: Labyrinth
ISBN-13:
978-8896325414
Anno: 2014
Prezzo: e-book € 5,99 – cartaceo € 15,90
Pagine: 240
Sinossi:
Darius
ha perso tutto. La sua terra, Andurian, è caduta sotto la dominazione
dell'Impero di Caio Settimo, sua madre è stata messa al rogo per aver guidato
la resistenza e sua moglie e suo figlio sono state vittime di uno spaventoso
incidente. Così, in un mondo postmoderno soggiogato da un regime sanguinario
che unisce tecnologie avanzate e schiavismo e nel quale gli umani si sono
evoluti in nuove razze, Darius, ridotto in catene, si troverà costretto a
combattere per puro spettacolo nelle arene di Xendria. Ma quando non sembra
esserci più speranza e il destino di tutta l'umanità pare ormai segnato, Darius
troverà la forza per ribellarsi e, insieme ad alleati inaspettati, cercherà di
trovare un modo per realizzare quella che sembra un'impresa impossibile:
vendicarsi di Caio Settimo e liberare il mondo dalla sua tirannia.
Recensione:
Ho notato questo
libro appena è uscito; leggevo e rileggevo la trama e guardavo e riguardavo la
copertina. Mi chiedevo se mi sarebbe piaciuto, ma non avendo letto il
precedente romanzo di questo autore rimanevo titubante.
A maggio poi sono
stata al Salone del libro di Torino, e presso lo stand dell’editore La Corte
era presente proprio l’autore. Cosa ci poteva essere di meglio della sua
presenza e del fatto di poter scambiare due parole con lui per vincere ogni
riluttanza? Ho pensato che fosse destino e che quel libro dovevo assolutamente
averlo.
In realtà non
avrei mai dovuto avere dubbi: Warrior è uno dei libri più belli che ho letto
negli ultimi anni. Potrei dire che è un libro di fantascienza, ma è molto più
di questo, ritengo che uno dei punti di forza di
questo romanzo sia proprio il fatto di essere una contaminazione di più generi.
Lanzetta mescola sapientemente fantascienza, fantasy, distopia ed elementi che
richiamano alla memoria le arene romane e il film Il gladiatore. A questo punto
starete pensando che sia un libro tutto muscoli, invece è la storia di un uomo,
Darius, che lotta per vendetta sì, ma soprattutto per amore. E mi è scappata
più di qualche lacrima, lo ammetto.
Ho apprezzato molto lo stile di scrittura asciutto, sempre
curato senza mai essere ampolloso, e ho amato il messaggio che ti rimane dentro
una volta arrivati alla fine della lettura.
Raccontandoci le avventure di un piccolo gruppo di persone che
sembra destinato a perire sotto il giogo del tiranno, e che trova invece il
coraggio e il modo di opporsi, l’autore ci saluta lasciandoci la speranza che
il bene possa sempre trionfare sul male.
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